martedì 21 agosto 2007

Multiple Sclerosis International Federation Web Links and SLurl

Sclerosi Multipla, i siti web internazionali

Questi sono i siti web internazionali come ce li ha segnalati su Second Life Maladrina:

Il link all’Associazione Internazionale per la Sclerosi Multipla su SL è


Trompton/213/154/109


Multiple Sclerosis International Federation
The Multiple Sclerosis International Federation (MSIF) was established in 1967 as an international body linking the activities of national MS societies around the world.
http://www.msif.org/language_choice.html


Multiple Sclerosis International Federation

European Multiple Sclerosis Platform
The European MS Platform (ESMP) is an European Non Governmental Organisation (NGO) established by the National Multiple Sclerose Societies of european countries for coordinating and promoting international activities at european level. EMSP presently consists of 29 National MS Societies.
http://www.ms-in-europe.org/news/

Argentina
Esclerosis Múltiple Argentina
www.ema.org.ar

Australia
Multiple Sclerosis Australia
www.msaustralia.org.au

Austrian MS Society/Österreichische Multiple Sklerose Gesellschaft (O.M.S.G.)
http://www.ms-ges.or.at/
http://www.msgoe.at/

Belgian MS Society/Ligue Nationale Belge de la Sclérose en Plaques asbl
http://www.ms-sep.be/

Brazil
Associacao Brasileira de Esclerose Multipla
www.abem.org.br

Canada
MS Society of Canada/Societe Canadienne de la Sclerose en Plaques
www.mssociety.ca
www.scleroseenplaques.ca

Chile
Corporacion Chilena Contra la Esclerosis Multiple
www.emchile.org

Colombia
Asociacion Para la Lucha Contra la Esclerosis Multiple
www.alemcolombia.org

Croatia
Association of Multiple Sclerosis Societies of Croatia/Savez društava multiple skleroze Hrvatske (SDMSH)
http://www.sdmsh.org/

Czech Republic
Multiple Sclerosis Society of the Czech Republic/Unie Roska ceska MS spolecnost http://www.roska-czmss.cz/

Denmark
Danish MS Society/Scleroseforeningen
http://www.scleroseforeningen.dk/

Dominican Republic
‘Renacer’ – Fundacion Dominicana de Esclerosis Multiple
www.renacer.org.do

Egypt
www.egyptianmss.org

Estonina MS Society
http://smk.zone.ee/ee/

Finland
Finnish MS Society/Suomen MS-liitto ry
http://www.ms-liitto.fi/

France
French MS Society/Ligue Française contre la Sclérose en Plaques (LFSEP)
http://www.lfsep.asso.fr/
http://www.lfsep.com/

Germany
Germany MS Society/Deutsche Multiple Sklerose Gesellschaft (DMSG), Bundesverband e.V.
http://www.dmsg.de/multiple-sklerose-news/

Greece
Greek MS Society
http://www.gmss.gr/

Hungary
Mahyar SM Tarasag
www.sm.alba.hu

Iceland
MS-Felag Islands
www.msfelag.is

India
Multiple Sclerosis Society of India
www.mssi.info

Iran
Iranian MS Society
www.iranms.org

Ireland
MS Ireland
www.ms-society.ie

Israel
Israel MS Society
www.mssociety.org.il

Italy
Associazione Italiana Sclerosi Multipla
www.aism.it

Jordan
Jordanian Multiple Sclerosis Society
www.msjo.org

Latvia
Latvijas Multiplas Sklerozes Asociacija
www.lmsa.lv

Malta
Multiple Sclerosis Society of Malta
www.msmalta.org.mt

Netherlands
Stichting MS Research
www.msresearch.nl

New Zealand
MS Society of New Zealand Inc
www.msnz.org.nz

Norway
Multipel Sklerose Forbundet I Norge
www.ms.no

Pakistan
Multiple sclerosis Research and Patients’ Welfare Trust
www.paktrust.com

Palestinian Authority
MS Patients and Friends Society
www.mspf.org.ps

Peru
Asociacion Esclerosis Multiple Peru
www.esclerosismultipleperu.org

Poland
Polskie Towarzstwo Stwardnienia Rozsianego
www.ptsr.org.pl

Portugal
Sociedade Portuguesa de Sclerose Multipla
www.spem.org

Romania
Societatea de Scleroza Multipla Din Romania
www.smromania.ro

Saudi Arabia
www.ms-saudi.org

Slovakia
Slovensky Zvaz Sclerosis Multiplex
www.szsm.szm.sk

Slovenia
Zdruzenje Multiple Skleroze Slovenije
www.zdruzenje-ms.si

South Korea
Korean MS Society
www.kmss.or.kr

South Africa
Multiple Sclerosis South Africa
www.kznms.org.za

Spain
Asociacion Espanola de Esclerosis Multiple
www.aedem.org

Sweden
Neurologiskt Handikappades Riksforbund
www.nhr.se

Switzerland
Schweizerische Multiple Sklerose Gessellschaft
www.multiplesklerose.ch

Syria
Syrian Multiple Sclerosis Society
www.ms-sy.com

Turkey
Turkiye Multipl Skleroz Dernegl
www.turkiyemsdernegi.org

UK
MS Society of great Britain and northern Ireland
www.mssociety.org.uk
The MS Resource Centre
http://www.msrc.co.uk/

USA
National MS Society
www.nmss.org

martedì 7 agosto 2007

Multiple Sclerosi on Second Life

The National Multiple Sclerosis (MS) Society Pilots

Msfly_001

This sunday, the National MS (Multiple Sclerosis) Society is partnering with Scion and MovieTickets.com on a fundraiser to support the millions who suffer from the debilitating disease of MS. Scheduled from June 10-17, the "MS FLY" is the virtual equivalent of the annual "MS WALK" that takes place all around the United States. More than just a
"fly-a-thon" though, the fundraiser is designed as an interactive adventure:

Participate in this exciting and cause-worthy event on a week-long
scavenger hunt as you journey through the virtual world of Second Life
with your avatar and MS Cape. Scour islands for digital tokens that
grant you completion of one phase of the hunt. With each new digital
token acquired comes a new incentive for the participant and more money
to help end MS.

Virtual Walk-a-thons are fun, but I love the idea of really using the powerful and evocative capabilities of virtual worlds to re-think the traditional fundraiser event. This seems like a step (sorry) in the right direction.

Head to Illusion Factory (Teleport SLURL) to register in-world or www.themsfly.org on the interweb.

http://secondlife.techsoup.org/node/81

Raggiungibile anche dal Mimir Village, presso il Centro Clinico

lunedì 30 luglio 2007

Cannabinoidi: nella Sclerosi Multipla aumentano quelli endogeni

La sclerosi multipla aumenta la produzione di endocannabinoidi
Aperta la via a nuovi farmaci sostitutivi dei derivati della cannabis, si punta agli enzimi interni attivati dall’organismo o da sostanze come marijuana e hashish

http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5477

Il nostro organismo produce naturalmente sostanze che svolgono azioni simili a quelle dei principi attivi contenuti nella marijuana e nell’hashish, derivati della canapa indiana (cannabis): sono i cosiddetti cannabinoidi endogeni o endocannabinoidi. Tali principi attivi quando sono assunti esternamente con l’uso di droghe hanno, notoriamente, effetti stupefacenti; nel caso di persone affette da sclerosi multipla possono però migliorare il decorso della malattia. Sulla base di tale osservazione, come potenziali agenti terapeutici si sperimenta da alcuni anni l’utilizzo controllato di composti in grado di stimolare i recettori per gli endocannabinoidi. Ora una ricerca congiunta della Fondazione Santa Lucia e dell’Università di Roma “Tor Vergata” si è concentrata per la prima volta sugli effetti della sclerosi multipla sul sistema che produce i cannabinoidi endogeni, modificandone quantità ed attività all’interno dell’organismo colpito. Uno studio innovativo che ha capovolto il punto di osservazione sulla relazione tra questa patologia e i benefici indotti da sostanze cannabinoidi. Il lavoro ha avuto la supervisione del professor Giorgio Bernardi, direttore della Clinica Neurologica dell’Università Tor Vergata e responsabile delle Attività di Neuroscienze Sperimentali della Fondazione Santa Lucia nel Centro Europeo di Ricerca sul Cervello.

I risultati, già disponibili on line, saranno pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Brain”.

mercoledì 25 luglio 2007

Gli Onorevoli non svolgono 'mansioni particolarmente rischiose per la sicurezza propria e di altri'. Niente test antidroga....

L'iniziativa del parlamentare Udc dopo il servizio televisivo delle Iene e la analisi su alcuni deputati. Cesa: noi lo faremo ugualmente
Droga e onorevoli, no al test proposto da Casini
Bocciatura in commissione. La Mussolini protesta: la casta si è difesa

http://www.corriere.it

ROMA — I distinguo e i commenti sono stati tanti, dopo. Ma la verità è che a favore della proposta di legge che voleva il test anti-droga per i parlamentari, alla fine c'era soltanto l'Udc nell'opposizione. La maggioranza ha fatto quadrato: un voto contrario pressoché bulgaro.

Segue a...

giovedì 21 giugno 2007

Droga, test in arrivo per una lunga lista di lavoratori. A quando il test per il 'personale politico' ?

ROMA - Obbligo di test antidroga per una lunga lista di lavoratori: la norma potrebbe essere varata prima di agosto dalla Conferenza Stato-Regioni ed è contenuta nella bozza di intesa voluta dal ministro della Salute Livia Turco subito dopo la tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un bus guidato da un autista che aveva fumato uno spinello. Così, dall'autista di taxi al pilota, dal controllore di volo a quello addetto al traffico dei treni, il controllo antidroga potrebbe presto diventare operativo.

http://www.repubblica.it

martedì 17 luglio 2007

Disabilità, Sport, Tecnologia e Scienza, con molta Passione

Lo sport paralimpico vuole abbattere ogni barriera
Tutti dietro a Pistorius, simbolo del futuro
Ginocchia bioniche, caviglie propulsive, sensori per non vedenti: che in futuro permetteranno di fare meglio degli arti veri

MILANO - Il miglior arciere del mondo? Un non vedente. Il miglior ciclista? Un amputato totale di gambe. La migliore golfista? Una atleta completamente amputata di braccio. Non sono fantasie. La tecnologia applicata allo sport abbatterà le differenze. Cambiano le prospettive. La scienza ribalta i luoghi comuni.

Una disabilità diventa una nuova abilità. Magari più grande. «Attenzione: se uno non è un campione non c'è tecnologia che tenga. Quello che fa la differenza è la testa, lo spirito, l'allenamento », ammonisce Paola Fantato, campionessa mondiale e paralimpica di tiro con l'arco, prima al mondoa partecipare nella stessa edizione a Olimpiadi e Paralimpiadi. Successe nel '96 ad Atlanta e venne accusata di avere un vantaggio dallo stare in carrozzina perché più stabile. «Per fortuna lo sport è superiore a queste cose », dice ora. Viaggio nel futuro reale, non immaginato, quello che già vi è e potrebbe essere. Rudy Garcia Tolson ha 19 anni. È nato con una sindrome che i primi anni di vita lo ha portato a vivere su una carrozzina a causa di difetti alle gambe. Dopo 15 operazioni, venne scelto di amputargliele. Completamente. È campione paralimpico di nuoto, pratica corsa, football americano, karate, va in skateboard. Soprattutto, è appassionato di triathlon. Ora vuole fare l'Ironman delle Hawaii: 180 km in bicicletta, 3,8 km nell'oceano, una maratona per finire. Lo può fare grazie a protesi sofisticate, che gli permettono anche di pedalare.

Domani, fra qualche anno, grazie a ginocchia alle quali si potrà impostare un movimento definito con una serie di moda-lità diverse, sarà l'arto artificiale a modulare la pedalata. E Rudy sarà ancora più forte. Pistorius ha anticipato il futuro. Ginocchia bioniche, caviglie propulsive, sensori guidati da raggi laser che puntano al bersaglio invisibile al non vedente, gambe artificiali che scandiscono i movimenti su una bicicletta, protesi che muovono la mazza da golf con più forza e precisione delle braccia. Lo sport diventa test per l'utilizzo nella vita di tutti i giorni e viceversa, in una alternanza di ruoli continua. Oscar Pistorius non può camminare con le protesi che ha per correre e neanche stare in piedi fermo, deve continuamente muoversi per non cadere, mentre le protesi che usa normalmente non lo fanno distinguere da un qualsiasi altro ventenne.
È un italiano il primo e, per ora, unico, in Europa (gli altri 26 sono negli Stati Uniti) a testare delle protesi per amputati completi di gamba con un ginocchio «bionico». Potrebbero rivoluzionare la vita di chi ha perso un arto. E permettere prestazioni sportive oggi neanche immaginate. Non a caso è uno dei più grandi atleti amputati sopra il ginocchio del mondo, Stefano Lippi. Ha 26 anni. A 17, investito da un'auto a Trieste, la sua città, ha perso la gamba sinistra. Per fortuna ha incontrato Alessandro Kuris, altro triestino, il primo in Italia a usare le protesi che poi sarebbero diventate quelle che usa Pistorius. Ha vinto un argento paralimpico ed è stato campione mondiale nel salto in lungo. Oggi si sta laureando in ingegneria elettronica a indirizzo biomedico con una tesi sullo sviluppo delle protesi in ambito sportivo. «Si è passati da arti meccanici ad arti con controllo elettronico: questa è la strada che rivoluzionerà lo sport e, soprattutto, la vita di un amputato », dice. Il suo è un ginocchio bionico: ha all'interno un motore, collegato con dei sensori al piede della gamba sana, dal quale riceve impulsi derivanti da una soletta collegata a tallone e avampiede. In questo modo, il ginocchio sa come muoversi. «Spinge come un ginocchio normale e imita perfettamente il passo fisiologico», spiega Lippi. Le possibili applicazioni nello sport vanno dai 100 metri alla maratona, con risultati che potrebbero essere clamorosi: «Il problema di noi amputati transfemorali di gamba è il passo non simmetrico e la velocità di ritorno, con questo si risolvono».

Il futuro non lontano potrebbe essere (il condizionale è dovuto solo a sponsor e risorse economiche) Argo, una barca a vela con velisti disabili e al timone Lars Grael, fratello del famoso Torben, amputato di gamba dopo un incidente di barca quando era uno dei migliori al mondo (e lo è ancora), portare la sfida alla Coppa America. Senza barriere. Grazie a protesi che permettono di stare in equilibrio in mezzo alle onde durante una gara. «Il futuro è già qui — continua Lippi —. Si sta lavorando sulla completa personalizzazione delle protesi, in modo che siano il più possibile aderenti alla persona e alle sue caratteristiche. Pistorius o Shirley, per citare i due più forti del mondo, avranno protesi completamente differenti ». Miglioreranno i loro risultati. «La vera frontiera da superare, però, sarà l'integrazione del sistema nervoso con l'arto artificiale ». Non serve ancora a Camilla Bernini, che negli Stati Uniti qualche anno fa fece polemica perché lei, completamente amputata di braccio, tirava meglio (e con il braccio artificiale) di molti normodotati. «Un arto con maggiore potenza e stabilità», dice Lippi.
All'inizio degli anni '90, negli Stati Uniti, nasce il tiro con l'arco per non vedenti. In Italia arriva nel '92, grazie in particolare a Cecilia Trinci, ex arciera. «Il tiratore cieco è il tiratore assoluto, un non vedente può tirare meglio di un vedente, il movimento non si impara con gli occhi, la vista può migliorare la prestazione, ma non è fondamentale», dice. E si stupisce se ci si stupisce. Un metodo usa un mirino elettronico: un sensore acustico è collegato a un laser che parte da attrezzo e bersaglio. Quando si toccano, l'arciere sente il suono più acuto. La tecnologia migliorerà ancora laser e suono. «Se nascesse un campionissimo non vedente potrebbe non sbagliare mai», spiega Cecilia. Nell'atletica un fenomeno come Pistorius è nato. Non siamo nella fantascienza. Tutto questo già esiste o sta cominciando a esistere. Occorreranno forse regole nuove. Forse no. «È la tecnologia che va verso l'uomo, non viceversa», ammonisce Cecilia. Il futuro non è solo scienza. Alle Olimpiadi del futuro potrebbero arrivare invece due atlete amputate che non usano protesi: nuotano. Natalie Du Toit, sudafricana, amputata a una gamba dopo aver sfiorato la qualificazione per Sydney, punta ai 10 km. Jessica Long, quindicenne americana nata in Russia, amputata bilaterale, nuovo fenomeno del nuoto Usa, fa incetta di voti all'Espn Awards. Quando, se si qualificheranno, non ci saranno polemiche per gli aiuti che gli altri atleti, normodotati, hanno dalle loro gambe, dalle loro mani buone. Lo sport è anche questo.

Claudio Arrigoni

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2007/07_Luglio/17/pistorius_futuro.shtml

17 luglio 2007

lunedì 16 luglio 2007

Farmaci salvavita 'sforano il tetto di spesa', secondo il Ministero della Salute (?)

Sanità, dopo la Lombardia anche la Sicilia riduce i medicinali salvavita
Interrogazione parlamentare (Sd) al ministro della sanità Livia Turco
"Sei fiale al mese invece di venti"
Tagliata la cura salvavita a due bambine
Al San Matteo di Pavia una circolare avvisa i medici che chi sfora il tetto di spesa
"avrà una sanzione anche a titolo patrimoniale". Barbarini, infettivologo: "Rivedere il File F"
di CLAUDIA FUSANI

"Sei fiale al mese invece di venti"
Tagliata la cura salvavita a due bambine

ROMA - A due bambine, 10 e 12 anni, i medici del policlinico di Catania hanno detto: dal primo luglio non più 42 fiale ma dodici; non più la cura che finora ha limitato i danni irreversibili della loro malattia - la polisaccaridosi - che consisteva in 20-22 fiale a testa al mese ma solo sei a testa. Un taglio così, a prescindere, dove capita capita. Soprattutto esecutivo, effettivo. Mica come alle auto blu, o alla Comunità montane sul livello del mare: lì, come vediamo, è molto più difficile...

Vai all'articolo
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/salva-vita/salva-vita/salva-vita.html

Vendere cibi adulterati non sarà più reato. Lo stabisce il Ministero della Salute (?)

La depenalizzazione nella bozza del Codice di sicurezza alimentare
Vendere cibi adulterati non sarà più reato
Le nuove norme prevedono soltanto multe fino a 100 mila euro

http://www.corriere.it

MILANO — Le cozze infettate dal virus dell'epatite o, peggio, dal vibrione del colera potrebbero «costare» solo una multa a chi le alleva, pesca e offre in vendita ai consumatori. Da 10mila a 80mila euro al massimo, una volta provata la buona o cattiva fede dell'«inquinatore». Nessun reato penale, nessuna sanzione come il carcere, previsto dalla legge 283 del 1962 attualmente in vigore. La depenalizzazione è inserita nel nuovo Codice della sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del ministero della Salute. La bozza del Codice (un decreto legislativo) è stata sottoposta all'esame delle Regioni e dovrà essere discussa al tavolo Stato-Regioni.

Verrebbero abrogate tutte le leggi in materia, accorpate e semplificate. Ma, sorpresa, al Capo VI, quello relativo alle sanzioni, sparisce l'azione penale. In soldoni niente più magistratura di mezzo, fatto salvo in caso di gravi intossicazioni o in caso di morte del malcapitato consumatore di cibo inquinato, adulterato, con un'etichetta non veritiera, e così via. Addio ai sequestri preventivi che scattano per ordine dei pm, come avvenuto nel caso di mucca pazza o delle acque minerali al cloroformio, del pane o della mortadella agli escrementi, dei tiramisù al botulino, del tè cinese al piombo o del miele agli antibiotici. E i famosi blitz dei carabinieri del Nas scatterebbero solo su richiesta di Asl o enti amministrativi.
Un alleggerimento per la magistratura? Senz'altro, ma anche un'arma in meno di prevenzione, perché la sanzione penale è un fortissimo deterrente. Un produttore di vino al metanolo non rischierebbe più il carcere ma una multa che, anche se alta (da mille a 100 mila euro in base al tipo d'illecito), potrebbe anche convenirgli rispetto al guadagno già fatto in modo fraudolento. E se ci scappa il morto? Allora subentra la magistratura (per reati come l'omicidio), ma una vittima non è certo prevenzione. Anzi è la prova di un fallimento nel campo della sicurezza alimentare. Senza contare che, senza informazione o sequestri, mentre si indaga di decessi potrebbero essercene altri.

Di che cosa si occupa la legge 283 destinata all'abrogazione? Solo nella prima metà del 2007, sono state oltre 150 le sentenze della Cassazione relative a reati contemplati proprio dalla 283. Ecco un drammatico elenco-esempio che riguarda reati da 283 commessi o finiti in giudicato negli ultimi 12 mesi: prodotti ayurvedici con troppo piombo o mercurio, tè cinese al piombo, miele agli antibiotici, bevande analcoliche ( soft drink) al benzene, acque minerali con cloroformio o con tetracloroetilene, molluschi e crostacei dell'Est «infetti», pesce fresco ricco di un parassita (anisakis) causa di gravi enterocoliti, animali allevati con ormoni, maiali alimentati con il cromo per renderne le carni più rosse (in apparenza più magre), salmone con additivi per renderlo più arancione, frutta e verdura ai pesticidi. Senza contare frodi come la vendita di prodotti surgelati spacciati per freschi o di cibi contenenti sostanze non indicate in etichetta, se non scaduti e riciclati.

Coinvolti nei reati produttori, importatori, venditori, ristoratori, mense e distributori. Soltanto sabato la procura di Torino ha aperto due inchieste: una su tonno fresco che presenta elevati tassi di istamina (potrebbe scatenarsi una crisi allergica anche in chi allergico non è), l'altra su 67 chili di pane fresco (sfornati da una panetteria di Torino) con escrementi di insetti e roditori.

Un'ultima annotazione: il punto 3 dell'articolo 64 del Capo VI del Codice punisce con una multa da 10mila a 100mila euro (la sanzione più alta prevista dal Codice) «chi comunica o diffonde anche a mezzo stampa informazioni suscettibili di creare panico o allarmismo tra i consumatori». Attenzione: non notizie false, ma solo suscettibili di creare allarmismo. Suona come un «bavaglio» all'informazione che, come è noto, è base della prevenzione e della capacità del consumatore di sapersi autotutelare.

Mario Pappagallo
16 luglio 2007

mercoledì 4 luglio 2007

Medchinima (Play2Train) from Second Life medical set

Emergency Preparedness Training in Secondlife

Ramesh Ramloll
16 min 10 sec - Feb 20, 2007

This video clip describes our growing efforts for constructing an emergency preparedness training environment using Linden Lab's Secondlife.

http://irhbt.typepad.com/play2train/





http://www.youtube.com/watch?v=3lanlNxY-2E

giovedì 21 giugno 2007

Droga, test in arrivo per una lunga lista di lavoratori. A quando il test per il 'personale politico' ?

ROMA - Obbligo di test antidroga per una lunga lista di lavoratori: la norma potrebbe essere varata prima di agosto dalla Conferenza Stato-Regioni ed è contenuta nella bozza di intesa voluta dal ministro della Salute Livia Turco subito dopo la tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un bus guidato da un autista che aveva fumato uno spinello. Così, dall'autista di taxi al pilota, dal controllore di volo a quello addetto al traffico dei treni, il controllo antidroga potrebbe presto diventare operativo.

http://www.repubblica.it
ROMA - Nell'atmosfera di Roma c'è della cocaina in sospensione: non si tratta dell'ennesima leggenda metropolitana, ma di un serissimo studio - il primo, di questo genere - compiuto dal Consiglio nazionale delle ricerche. Ad appestare l'aria della capitale non ci sono dunque solo i gas elle auto e delle industrie, ma anche le droghe. Dati che confermano quanto emerso in altri tipi di analisi, effettuate nelle grandi città occidentali, che mostrano come i fiumi, o le banconote, contengano sempre tracce di sostanze stupefacenti.

Niente di sconvolgente, insomma. Ecco perché oggi Ivo Allegrini, direttore dell'Istituto inquinamento atmosferico del Cnr, invita a non drammatizzare: a suo giudizio, lo studio deve essere "motivo di riflessione", piuttosto che di "allarme". Anche perché "è presumibile che risultati simili a quelli riscontrati a roma si trovino anche in qualunque altra metropoli. Quanto all'atmosfera di Roma, si conferma che la città negli ultimi anni ha visto un sostanziale miglioramento della qualità dell'aria"...

Il colloquio di aiuto nella relazione Medico-Paziente (univadis)

20/06/07,10:20, Editoriali a cura di Mauro Marin

Il colloquio d’aiuto nella relazione Medico-Paziente (Parte I)

Definizione

Il colloquio d'aiuto è una relazione professionale in cui il medico ascolta ed osserva con empatia al fine di comprendere la situazione del paziente e di facilitare in lui un suo processo di chiarificazione e apprendimento che lo renda più obiettivo nel valutare il suo problema e nell'assumersi con autonomia la responsabilità delle eventuali scelte (Geldard K : “Parlami, ti ascolto” e Milner J: “Il counseling narrativo”, Erickson ed 2006 TN).
Questa relazione è centrata sul vissuto del paziente, cioè sull’insieme dei significati soggettivi che il problema ha per lui piuttosto che sui fatti in sé .

Spesso invece nella pratica abituale il medico tende ad isolare nell'insieme delle situazioni del paziente un singolo problema a cui rispondere con una condotta tecnica finalizzata alla diagnosi e terapia. Questa relazione si focalizza solo sul problema oggettivo o sintomo o malattia.

E’ facile sottovalutare un assistito se consideriamo solo il suo problema e non dedichiamo attenzione alla sua persona, alla sua storia e al suo contesto. Rischiamo di negare il suo valore come individuo e così non otteniamo la fiducia e il rispetto che sono premesse necessarie all’efficacia del nostro intervento... (segue)

http://www.univadis.it

venerdì 8 giugno 2007

FO.NE.MA Fondazione Europea Medicina Antroposofica

Comunicato Progetto Fonema

Cari amici,
abbiamo il piacere di diffondere la nuova iniziativa per il 2007 del progetto FON.E.MA, inviataci dal dr. Andrea Basili.
http://www.fonema.org

Si tratta di un importante e significativo passo in avanti, sia per l'interesse della proposta di intervento rispetto al disagio giovanile, sia per la ricaduta positiva sull'avanzamento dei lavori di ristrutturazione necessari per la realizzazione del progetto sociosanitario di FON.E.MA.

L’istituto scolastico di Amburgo "Christophorus Schule", quest’anno, sosterrà il progetto con uno stage che si terrà nel mese di giugno a Colli di Barete, per tre settimane e che speriamo possa proseguire anche nei prossimi anni.
Una visita al sito della scuola http://www.Christophorus-hamburg.de può fare comprendere quanto l’attività di questo istituto poggi sui principi della pedagogia curativa e di quale patrimonio di conoscenze e di esperienze sia portatrice.

Il progetto FON.E.MA riprende cosi il discorso sui problemi comportamentali e di salute in generale, nell’ambito dell’infanzia e dell’adolescenza, e dell’importanza di alleare le forze attive della pedagogia, della pedagogia curativa e della medicina antroposofica.

Gli allievi della scuola di Amburgo, impegnati nella costruzione del loro futuro, hanno deciso di aiutare l’iniziativa di FON.E.MA, continuando quello che due estati fa hanno iniziato come “pionieri” alcuni ex alunni della scuola Waldorf di Roma insieme ad altri quattro ragazzi (di Milano, Roma e Colli di Barete).

Al tempo stesso lo sforzo per organizzare l’accoglienza di questi amici (circa 70 persone) richiede di affrontare in modo permanente alcuni problemi sui servizi della villa, come quello dei bagni e della cucina, ma soprattutto permette di collegare ulteriormente il lavoro di FON.E.MA con il territorio.

Stiamo cercando di coinvolgere i giovani della regione Abruzzo, attraverso la scuola alberghiera, che si cercherà di sensibilizzare alle nostre conoscenze alimentari per la parte ristorativa, fornendo anche prodotti provenienti da coltivazioni biodinamiche di aziende del Lazio e dell’Abruzzo. Speriamo si aggiungeranno l’istituto d’arte, con l’Accademia dell’Immagine, per la realizzazione di un filmato di diffusione.

Vi alleghiamo l’appello di Andrea Basili e un documento informativo sul progetto e vi invitiamo a sostenere numerosi e con la consueta solidarietà questa iniziativa sul piano morale ed economico.
Grazie

Accanto ad Andrea Basili per FON.E.MA
Luigi Bellavita, Edda Fracasso, Angelo Franzini, Graziella Grazioli, Giorgio Marino, Emanuela Portalupi, per ARESMA
e Giorgia Marino, Graziella Grazioli e Romina Savio, per http://www.rudolfsteiner.it

Per versare il vostro contributo potete scegliere tra:
• bollettino di c/c postale n. 43373216;
• bonifico bancario ( ABI 7601 – CAB 03200 – n. conto corrente postale 43373216)
• assegno non trasferibile intestato a: FONEMA ONLUS da inviare in busta chiusa a: Fon.e.m.a. onlus – Piazza Barberini, 2 00187 Roma

FON.E.M.A. Onlus
Piazza Barberini, 2 - 00187 Roma
C.f. 97295010587
Tel. 340 3278080
e-mail: info@fonema.org

FON.E.M.A. è una onlus - organizzazione non lucrativa d’utilità sociale. Pertanto, ai sensi dell’art. 13 del D.L. 4/12/97 n. 460, ogni donazione a suo favore, entro determinati limiti, è detraibile dall’imposta da pagare (IRPEF) per le persone fisiche ed è un onere deducibile dal reddito per le imprese. La ricevuta del versamento deve essere conservata ai fini fiscali.

Scarica l'articolo della Rivista Antroposofia sul progetto Fomena (formato .pdf)
Richiedi l'abbonamento alla Rivista antroposofia

http://www.rudolfsteiner.it/fonema/index.html



giovedì 7 giugno 2007

Le cellule adulte tornano embrionali

Pubblicati su Nature i lavori di scienziati del Mit che riproducono gli studi sui topi di Yamanaka

http://www.repubblica.it

Rigenerano tutti i tessuti. "Così la clonazione senza problemi etici"
di DANIELE DIENA

La rivoluzione delle staminali: le cellule adulte tornano embrionali

ROMA - Ci provava da un anno e alla fine il giapponese che si era messo in testa di spostare indietro l'orologio biologico, trasformando le cellule adulte del topo in qualcosa di molto simile alle embrionali, ci è riuscito. Da qualche mese in un laboratorio dell'università di Kyoto godono ottima salute alcuni topolini transgenici, nati da cellule del tessuto connettivo "riprogrammate" geneticamente in modo da trasformarsi in staminali pluripotenti, quelle particolari cellule in grado di generare tutti i tessuti dell'organismo cui appartengono. Il professor Shinya Yamanaka, che già nel 2006 aveva fatto parlare di sé per i suoi primi tentativi "in vitro" ed ora ha pubblicato l'attesa dimostrazione "in vivo" su "Cell Stem Cell", ha anche fatto centro due volte: "Nature" ha pubblicato altri due lavori di scienziati del Mit di Boston e di Harvard che hanno riprodotto il medesimo esperimento.

La notizia ha suscitato forte interesse nella comunità scientifica internazionale anche per la nuova strada che, nel caso funzionasse sull'uomo, aprirebbe per le applicazioni mediche delle staminali, in alternativa alle tanto contrastate embrionali: "Con questa tecnica si fa clonazione senza usare embrioni. Mi spiace di non averlo ottenuto io questo risultato" ha commentato Angelo Vescovi, direttore dell'Istituto di Ricerca per le Cellule Staminali, al San Raffaele di Milano.

L'anno scorso Yamanaka aveva riscosso l'attenzione e lo scetticismo dei maggiori scienziati del mondo quando annunciò d'avere trasformato in laboratorio delle cellule adulte di topo in cellule "pluripotenti".

Come spesso succede però, il passaggio dall'esperienza "in vivo" a quella "in vitro" non funzionò e da quelle cellule non nacque alcun topo. Lo scienziato nipponico non si dà per vinto, anche perché la scommessa - con tutte le difficoltà di ordine etico suscitate dall'uso delle staminali embrionali - ha una portata enorme, e s'ingegna per migliorare la tecnica coinvolgendo due gruppi di colleghi americani. E alla fine la strada giusta è imboccata: gli scienziati ricorrono a dei vettori virali per trasferire nelle cellule adulte del connettivo del topo quattro geni (Oct4, Sox2, c-Myc e Klf4) aventi una funzione chiave nell'attività del genoma dell'embrione. Poi isolano dalla popolazione cellulare di partenza le cellule staminali così ottenute e le sottopongono ad una serie di test, finché hanno la certezza che sono state riprogrammate geneticamente in modo da essere identiche alle embrionali.

A questo punto non resta che la prova regina: se sono davvero come le staminali embrionali, le nuove cellule devono poter dare vita a topolini. E così è: iniettando le cellule in embrioni ai primissimi stadi di sviluppo, non solo questi hanno dato vita a topolini, ma le cellule riprogrammate hanno partecipato alla formazione di tutti i tessuti del corpo dei neonati topi.

Perfino le generazioni successive di topi avevano ancora cellule originate da quelle riprogrammate, quindi il loro "seme" era presente anche nelle cellule germinali di ovociti e spermatozoi. "Un lavoro splendido che cambia radicalmente il modo di far ricerca sulle staminali - ha commentato Angelo Vescovi - se si riuscisse anche nell'uomo a trasformare le cellule adulte in pluripotenti, si risolverebbero sia i problemi etici sulla ricerca sulle staminali embrionali, sia quelli tecnici, in quanto si avrebbe una facile disponibilità di cellule personalizzate per curare ogni singolo paziente. E questi scienziati meriterebbero il Nobel". Più cauto Maurilio Sampaolesi, stretto collaboratore di Vescovi: "Se quei geni sono in grado di creare staminali pluripotenti, che chiaramente continuano ad autorinnovarsi, perché non hanno formato neoplasie?"

(7 giugno 2007)

Il piacere è conoscersi. Campagna di informazione e sensibilizzazione sulla contraccezione


"Io donna. Il piacere è conoscersi - 2007"

Parte il 1°giugno la seconda edizione della campagna di informazione e sensibilizzazione sulla contraccezione in farmacia promossa da Fondazione Donna in collaborazione con istituzioni, associazioni, enti locali, Società Italiana della Contraccezione (SIC) e i farmacisti che hanno aderito all'iniziativa. Hanno inoltre aderito Federsanità ANCI e Federfarma.

Tra giugno e luglio in oltre 400 farmacie pubbliche e private in 10 città italiane: Mantova, Perugia, Catania, Pisa, Latina, Bari, Genova, Salerno, Treviso, Verona, si potranno chiedere informazioni e ritirare gratuitamente l'opuscolo "Il piacere è conoscersi. Che bello essere donna!" (www.ilpiacereeconoscersi.it)

Cerca la farmacia più vicina a casa tua





"Io donna. Il piacere è conoscersi"
Questo è il titolo, scelto da Fondazione Donna per la campagna d'informazione sulla contraccezione, sintetizza appieno lo spirito dell'iniziativa. L'obiettivo è rispondere ai numerosi interrogativi dei giovani e delle donne in tema di contraccezione e sessualità e diffondere la cultura della contraccezione come scelta consapevole.

  • L'iniziativa è stata ospite della terza edizione della manifestazione Printemps du nouveau cinéma français organizzata dal Servizio culturale dell'Ambasciata di Francia a Roma, che ha coinvolto i giovani delle Università partner della manifestazione e della Scuola Nazionale del Cinema




La contraccezione permette di vivere "naturalmente" la sessualità perchè non solo consente di decidere quando avere un figlio e di evitare gravidanze non desiderate, ma anche di affrontare la vita sessuale serenamente, senza timori e dubbi, migliorando il rapporto con il proprio corpo e l'intesa con il partner.

Protagonisti di questa campagna d'informazione sono i farmacisti italiani che hanno scelto di aderire all'iniziativa fornendo informazioni e chiarimenti alle donne e ai giovani della loro città per un mese, e offrendo uno spazio per la distribuzione della nuova edizione dell'opuscolo "Il piacere è conoscersi. Che bello essere donna!" (www.ilpiacereeconoscersi.it).

Nell'ambito della campagna sono previsti dei corsi di aggiornamento sulla contraccezione oggi in Italia tenuti da ginecologi esperti e rivolti ai farmacisti che aderiranno all'iniziativa.

Attualmente nel nostro Paese il ricorso alla contraccezione sicura è ancora molto limitato: quasi 4 donne su 10 si affidano ancora esclusivamente al coito interrotto e 8 su 100 dicono che non hanno mai fatto uso di un metodo contraccettivo, con il risultato di dover ricorrere, quasi nel 10% dei casi, a rimedi d'emergenza come la "pillola del giorno dopo"¹. Inoltre, il 45% delle gravidanze in Italia non è pianificato a differenza del resto d'Europa dove la percentuale di donne a rischio di una gravidanza indesiderata è del 6,5%².

E' fondamentale fornire informazioni chiare ed esaurienti, in particolare sulla contraccezione ormonale, che offre la maggiore percentuale di efficacia e sicurezza, oltre 99%, ed oggi non vuol più dire solo pillola ma anche cerotto ed anello contraccettivo.

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¹ indagine SIGO 2006

² indagine realizzata da TNSNipo 2005




sabato 2 giugno 2007

Cannabis, I giovani consumatori sono «dieci volte più esposti ad attacchi di panico, difficoltà di concentrazione e psicosi»

Così aumenta il pericolo di malattie mentali
Allarme degli psichiatri: 50 spinelli all'anno?
I giovani consumatori sono «dieci volte più esposti ad attacchi di panico, difficoltà di concentrazione e psicosi». Gli studi scientifici

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/02

MILANO — Giovanissimi, consumatori di hashish, a rischio di disturbi psichici dieci volte di più rispetto ai coetanei che non «fumano». Quando nell'Ottocento Ernst von Feuchtersleben da Vienna usò, per la prima volta, il termine psicosi per indicare problemi mentali e stati di follia, certo, non poteva immaginare che la sua definizione sarebbe stata utilizzata oggi anche per spiegare le nuove malattie degli adolescenti: psicotici per colpa degli spinelli. È quanto sostiene, invece, la Società italiana di Psichiatria (Sip), stanca di sentire ripetere che la marijuana «non fa, poi, così male».

Spiega il presidente Mariano Bassi: «Tra le droghe leggere e i casi di psicosi e paranoia c'è uno stretto legame». La Sip ha fissato anche un limite: oltre i 50 spinelli l'anno — uno alla settimana — i rischi crescono in modo esponenziale. Dopo l'Independent, che lo scorso marzo ha dedicato il suo editoriale domenicale ai danni della cannabis al cervello, puntano ufficialmente il dito contro gli spinelli, per la prima volta in Italia, anche gli psichiatri. Lo fanno con una serie di studi scientifici internazionali che saranno presentati martedì a Milano, al termine di un tour in 16 città dedicato alla formazione dei medici sui pericoli dell'hashish. Un problema che ormai riguarda un numero record di giovani: almeno 700 mila, uno-su-quattro, solo tra i 15 e i 19 anni, secondo le ultime stime dell'Espad, l'European school survey project on alcohol and other drugs. I danni alla salute mentale vanno dalla difficoltà di concentrazione, agli attacchi di panico, fino alle manie di persecuzione e alle idee deliranti. Non finisce qui: «Per chi fuma oltre 50 canne l'anno — avverte Bassi — non bisogna sottovalutare neppure il pericolo di ammalarsi di schizofrenia». L'Istituto superiore della sanità la definisce hashish dementia. Sotto accusa — soprattutto, ma non solo — lo skunk, un super-spinello con una concentrazione del principio attivo Tetrahydrocannabinolo (Thc) fino al 25%, contro il 3% delle canne degli hippies.

«L'uso di cannabinoidi provoca disturbi al sistema neurotrasmettitore, la sostanza responsabile della trasmissione degli impulsi nervosi — sottolinea Bassi, docente nelle Scuole di specializzazione in Psichiatria delle Università di Parma e Bologna —. Per gli adolescenti i rischi sono maggiori rispetto agli adulti perché il loro cervello è ancora in fase di sviluppo». Malattie mentali, dunque, legate a doppio filo all'uso della marijuana? È una tesi destinata a fare discutere. La Società italiana di psichiatria la sostiene sulla base delle ultime ricerche internazionali, come quella del Dipartimento di psichiatria dell'Università della California, pubblicata l'altro ieri sulla rivista Psychiatry Research («I risultati mostrano una significativa associazione tra il consumo di canna e la psicosi — si legge —. Su un campione di 48 persone, il 31% dei consumatori di marijuana ha mostrato problemi psicotici contro il 3% degli altri»). Sulla stessa linea, uno studio del Centro nazionale di ricerca sulle droghe e l'alcool di Sydney, pubblicato sul Canadian Journal of Psychiatry. Sullo sfondo del dibattito, due dati incontrovertibili. Uno: nel giro di cinque anni il prezzo dell'hashish è diminuito del 19%. Oggi a Milano per un grammo — l'equivalente di tre spinelli — bastano 5-8 euro. Due: il numero degli adolescenti che fanno uso di cannabinoidi è cresciuto esponenzialmente. A 19 anni, dice il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), li ha provati un giovane su due.

Simona Ravizza

02 giugno 2007

mercoledì 30 maggio 2007

La médecine française est de plus en plus sensible aux chants des sirènes d'outre Atlantique

Le RPH dénonce dans un esprit scientifique et de courtoisie,

Une nouvelle classification débarque d’Outre-Atlantique : à genou médecins

Fernando de Amorim

Peut-être parce qu’ils préfèrent lire la naissance de la médecine à partir de la technologie et de la thérapeutique au détriment de l’examen clinique né avec Hippocrate ; peut-être aussi parce qu’ils méconnaissent la psychanalyse qui serait de l’autre côté du fossé de par la maladresse de quelques psychanalystes ; toujours est-il que la médecine française est de plus en plus sensible aux chants des sirènes d’outre Atlantique. Dans l’obscurité de la clinique, face au symptôme, face à la plainte, face à la demande exigeante, les médecins français s’accrochent toujours davantage aux classifications ; probablement est-ce pour répondre à une exigence légitime de rigueur, mais également, semble-t-il, pour se sortir de l’embarras et de l’angoisse provoqués chez eux par la souffrance du patient. La plus récente classification est celle des troubles du sommeil qui peuvent être perturbants « pour le patient et pour le couple. » (Le Quotidien du Médecin, n° 8172)...

Cet envahissement régulier de la pratique médicale et scientifique anglo-saxonne et surtout nord-américaine, basée sur les preuves mais aussi le lobbying et la suggestion, n’appauvrit-il pas la médecine, celle basée sur la preuve du transfert, de la relation avec le patient ? Le RPH dénonce dans un esprit scientifique et de courtoisie, depuis des années, l’avancée de cette idéologie technologique, de l’idéalisation génétique et de la propagande pharmacologique au détriment de la clinique de la parole et du désir inconscient...

http://germinalyse.blogspot.com/2007/05/le-rph-dnonce-dans-un-esprit.html
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JAMA-français


Le JAMA-français

est l’édition française du JAMA, le journal of the American Medical Association. Le JAMA-français est publié toutes les semaines par l’American Medical Association, en même temps que la version anglaise. Il comprend des résumés ou abstracts de tous les articles qui apparaissent dans le JAMA. Par ailleurs, le JAMA-français inclut des traductions du texte complet du premier article, des pages du praticien et de la page du patient, parmi les autres rubriques. Les abonnés peuvent également avoir accès à la version anglaise de ces articles qui sont publiés dans le JAMA-français. Le JAMA-français inclut les numéros précédents depuis juillet 2006. Une version imprimée du JAMA-français était publié sur une base mensuelle de janvier 2003 à juin 2006. Les versions électroniques de ces numéros sont disponibles pour tous les abonnés sur le site Internet du JAMA-français.



Cette Semaine dans le JAMA-français



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Articles les Plus Consultés

Stem Cells: Exploring Human Development and New Strategies in Medicine

Stem Cells: Exploring Human Development and New Strategies in Medicine Series: UCSF Mini Medical School [Health and Medicine] [Show ID: 9959]

UCTV: UC San Francisco
1 hr 27 min 18 sec - Sep 26, 2005
www.uctv.tv

http://video.google.com/videoplay?docid=8661811472596945486&q=medicine

Ubuntu Linux to solve South Africa's Medical Issues

21 December 2006
Using Ubuntu Linux to solve South Africa's Medical Issues

http://allscrubbedup.blogspot.com/2006/12/using-ubuntu-linux-to-solve-south.html

The start of the argument about Health 2.0 got me thinking. As sexy, functional and efficient as the health software trend may be - I think we all agree on the fact that it's just not applicable in the African context... yet.

So what might be applicable? SA Doctors need lab results, need to do research, need to store and retrieve patient records (on demand)... How do you get a connected, low cost, easy to use, low maintenance technology infrastructure into South Africa's hospital system? And then keep it there?

We've been using Ubuntu Linux (a proudly South African distribution of the Linux operating system - with our very own billionaire Mark Shuttleworth as the brains) around the office a bit - mainly to do tricky techy stuff, but I've been absolutely blown away with the new version (6.06 I think). It's funky, it's African, it's VERY easy to use (provided you don't mess with settings / use installed packages - which are more than ample for everyday use) and it runs on fumes.

I've personally run Ubuntu on a P3 256mb RAM - like lightning on the highveld.



So here's the challenge:

TO MARK SHUTTLEWORTH, OUR BILLIONAIRE BRUVVA...
and all the folks at UBUNTU Linux:

Well done, chaps, excellent job. How about a project? We could secure funding (Government?) for an independent, empowered, Section 21 company to create an Ubuntu network of computers linking all SA's primary, secondary and tertiary care hospitals together.

1. It's low cost because the operating system is free.
2. It's low cost because it runs on the kind of computers America is throwing away.
3. It's low maintenance, because once the networking protocols, any required software and web browser have been installed - the OS can be locked down and user logins/passwords managed fairly easily.
4. It doesn't get viruses. Including the ones spread by the nasty germs on the kettle in the tea room (whole new post, different time).
5. It could network and interlink over a low cost dialup, sponsored by Telkom.
6. It could encourage the open source community (multiverse, universe... I get confused) to get together and develop some simple software for storing patient records, lab results, X-Rays and making them available to the right channels at the right time.
7. It doesn't crash!



I think I'm onto something - if I dare say so myself. South Africans are too ready to throw away local solutions when faced with more expensive, inappropriate overseas ones. A project like this, while creating jobs and uplifting infrastructure would equip and empower our medical industry to fight a battle they're not getting a lot of help with. And we'll be doing it, the South African way.

Baragwanath is 2km wide. How would you like to run a kilometre (the phones just don't get answered) and wait in a queue (only 5 terminals work currently) for those lab results as your patient lies gasping on the slab?

This is a call. Who's in? Are the folks at Ubuntu interested in pursuing a project like this? Is there anything going on at the moment?

If I'm not mistaken - movements like this ARE the spirit of Ubuntu. Leave a comment, we're really interested in your views...

GNUmed installation video manual

Posted by Sebastian Hilbert on Monday May 14, 2007 @ 01:51 PM
from the look ma it moves dept.
A video tutorial on how to install GNUmed's client and server part (including postgresql) on MS Windows has been produced and uploaded for public viewing. This is meant as a supplement for people who find the material on our Wiki (wiki.gnumed.de) too low level.

The videos demonstrates the installation of python, wxpython, psycopg2, PIL, posgresql and GNUmed itself from scratch. Videos can be found at: http://wiki.gnumed.de/bin/view/Gnumed/GNUmedMovies While narration is in German the video tutorial should be easy to follow.



GNUmed Movies

http://wiki.gnumed.de/bin/view/Gnumed/GNUmedMovies

Contributed by Sebastian and hosted externally, courtesy of gnumed-systemhaus.de:

Here you go. 5 movies will be shown tonight. Grab some popcorn and enjoy.

Be sure to zoom your screen large enough to be able to access the controls along the bottom of the window. Also, if the "action" is a bit slow to your liking, you can wait 'til the movie(s) load, and then use your mouse to slide the thumb along your horizontal scrollbar. For those with slow and expensive internet access a 3 MB zip file holding the last three of the files mentioned below is at
http://www.gnumed.de/promotion/videos/full_package.zip

GNUmed client installation on MS Windows

Flash player Media Player

GNUmed server installation on MS Windows

Media Player

Demonstration of a new episode in a patient contact

Flash player Media Player Microsoft Media Player

Demonstration of the EMR tree

Flash player Media Player Microsoft Media Player

Demonstration of the EMR to file export

Flash player Media Player Microsoft Media Player

or access the files directly if the above doesn't work.

The flash files have been tested inside Firefox on MS Windows and Linux, also inside Safari on the Mac (OS 10.3 Panther).

Guide for Movie 1. It demonstrates:

  • that when we first arrive, Spock had been the last (i.e. most recent) patient found and displayed are his age of 74y5m and his allergy kein allergien bekannt which means "no allergy". For now, ignore the question mark in "Capt? Spock"
  • that at bottom, the current tab can be seen to be Handbuch which means Notes. It simply is a snapshot of some wiki pages.
  • within the search box, the availability of a "tooltip" which can be invoked merely by hovering
  • a search for Kirk. A single click behind the name (!) highlights the name completely so you can start typing without deleting the content of the box (saves keystrokes). A single click inside the name places the cursor at the specified position in the string so you can edit the name and search again. Note that on completion of the search, the Allergy info refreshes, and in fact so does Age but it is inapparent because the actors were born only 4 days apart!
  • a change of tabs to Velaufsnotizen which means Progress Notes
  • entry via keyboard of a SOAP note, including jumping between rows as might occur in a real encounter where during the exam the patient may provide additional history
  • a misbehaviour present in wxWindows 2.6 (absent in 2.4) in which the input areas shrink as text is entered
  • support within the text for symbolic characters e.g. 37 "degrees"
  • the user's choice to delay assignment (input) of an Episode name until the end of the visit, mirroring typical practice for one may not know until completion of the visit what the episode should be called.
  • saving of the item, which on account of being an "open" episode, appears in the left hand panel with "(Episode)" appended. The item above is shown with Grunderkrankung appended, denoting it as a significant health issue.

Il dialogo tra medici e pazienti sui farmaci e sui possibili effetti collaterali è del tutto insufficiente

FARMACI. Il 90% di quelli prescritti è di marca: indagine Altroconsumo
28/05/2007 - 17:25

http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=13729

Non solo il dialogo tra medici e pazienti sui farmaci e sui possibili effetti collaterali è del tutto insufficiente, ma il 90% dei medicinali prescritti è griffato. È quanto emerge dall'inchiesta sull'uso dei farmaci e sul rapporto medici-pazienti che Altroconsumo ha condotto su 2265 italiani, campione rappresentativo della popolazione adulta del nostro Paese. L'inchiesta rientra in un'indagine che ha coinvolto più di 10100 cittadini europei, condotta da associazioni di consumatori indipendenti in Europa.

"In Italia tre quarti degli intervistati - si legge nel comunicato di Altroconsumo - segnala di aver fatto le più recenti visite mediche presso il Servizio sanitario nazionale, più spesso per uno specifico problema di salute. Un quarto del campione si fa visitare per un check-up generale, il 17% per farsi rinnovare la prescrizione delle medicine. Metà del campione è uscito dal consulto del medico con una ricetta, in media con la prescrizione di due farmaci. L'11% dichiara di aver ricevuto una prescrizione di 4 o più medicinali".

Ma la cosa più sorprendente è che il 54% della totalità degli intervistati dichiara di non aver ricevuto alcuna informazione sul costo della cura, il 39% non ha ricevuto informazioni sui possibili effetti collaterali. Il 90% dei farmaci prescritti, inoltre, è di marca. Eppure l'80% del campione dichiara di considerare il medico di famiglia la fonte di informazione principale, a fronte di circa il 40% che dichiara di rivolgersi anche al farmacista.

Il 7% dei pazienti che ha avuto una prescrizione non ha comprato il farmaco. Per circa un terzo di questi, perché lo aveva già a casa, mentre per altri perché il farmaco era troppo caro. Il 17% degli intervistati giudica comunque troppo elevato il prezzo dei farmaci. Inoltre il 10% è insoddisfatto del contenuto della confezione del farmaco prescritto, eccessivo in quantità rispetto alle esigenze della cura. Il 26% degli intervistati dichiara di buttare in pattumiera i farmaci scaduti e il 19% di gettarli nello scarico dei sanitari.

"Nel complesso l'indagine dimostra che l'informazione offerta ai pazienti è inadeguata. - rileva l'associazione - Il cattivo uso delle medicine alcune volte dipende dalle iniziative individuali e da libere interpretazioni dei singoli pazienti, legate anche alla sensazione di non gestire adeguatamente la malattia, non riuscire a interpretare i disturbi oppure il ciclico comparire o scomparire dei sintomi. La poca informazione genera scarsa fiducia nella terapia: un dato che i medici non dovrebbero ignorare".

Per maggiori informazioni è attivo il call center di Altroconsumo al numero verde 800.571.661, dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.

2007 - redattore: LS

martedì 29 maggio 2007

Consumer Reports Best Buy Drugs

Consumer Reports Best Buy Drugs is a public education project of Consumers Union, the publisher of Consumer Reports. Consumers Union is an expert, independent, nonprofit organization whose mission is to work for a fair, just, and safe marketplace and to empower consumers as they buy products and services.

Consumers Union accepts no outside advertising. It has no agenda other than to promote and protect the interests of consumers.

Consumers Union’s revenue comes from the sale of information products and services, individual contributions, and a few educational grants. Consumer Reports Best Buy Drugs is funded largely from such grants. Consumers Union is governed by a board of directors who are elected by CU members and meet three times a year.

http://www.bestbuydrugs.org

A 10-minute video explaining Best Buy Drugs is also available. Click here to view it.

Los riesgos de consultar al doctor Internet

El 40% acude a la Red para consultar sobre sus síntomas

http://www.lanacion.com.ar

NUEVA YORK.– En las últimas semanas mi hija decidió que tenía lepra, síndrome de colon irritable y enfermedad de Lyme. “Contagio –me dijo la pequeña de 9 años una mañana de la semana pasada, asomándose por arriba de la laptop en la que acababa de tipear sus síntomas–. No debería ir al colegio con faringitis.”

“No tenés faringitis –le dije, sin levantar la vista de mi desayuno–. Así que andá a vestirte.”

En los viejos tiempos, los chicos temían visitar al pediatra, donde recibir una vacuna era siempre una posibilidad. Pero ahora que el Dr. Internet atiende en casa, mi hija pasa horas y horas tipeando online preguntas e investigando sobre síntomas reales o ficticios. “Mami, ¿la imagen de esta erupción no se parece a esto que hay en mi pierna?”, inquirió.

Nadie está realmente enfermo en mi casa; la sospechosa erupción resultó ser nada más que la marca del elástico de la media. Pero mi hija estaba exhibiendo definitivamente los síntomas de un nuevo síndrome. Al subir a Internet sus síntomas sin los beneficios de un estetoscopio, y mucho menos de un estudio médico que lo respalde, va tras los pasos de un montón de personas adultas. Como recientes estudios muestran, un creciente número de personas -tanto como el 40% de los adultos encuestados para un Informe sobre Consumo de 2006- están buscando información sobre su salud en Internet.

Pero estas personas obtienen resultados contradictorios. De acuerdo con el mismo informe, el 41% de los médicos de atención primaria dijo que sus pacientes habían acudido a la consulta con información errónea bajada de Internet.

La Asociación Médica Americana, de los Estados Unidos, que advierte que las páginas web con información inadecuada pueden confundir las personas e incluso poner en peligro su salud, indica a los pacientes que no consulten al Dr. Google en vez de consultar a un médico de carne y hueso.

Lejos de la enciclopedia

Admito que incluso yo he tipeado "garganta rasposa" y "picazón en brazo", y segundos después, luego de ver "resultados 1-10 de 21.500", me dije que estaba necesitando en forma urgente un tratamiento antibiótico. ¿Mis hijos se encaminan hacia el mismo destino? Para responder esa pregunta, llamé por teléfono al doctor J. James Rohack, un integrante de la Asociación Médica Americana.

"No hay dudas de que los niños son los sabios de Internet, así que yo no esperaría que su hija tratara de usar la Enciclopedia Británica para saber lo que está pasando", dijo el doctor Rohack.

"Pero una cosa que le enseñaría es que tenga en cuenta de que si bien uno puede hallar todo tipo de información en Internet, uno no puede aceptar que todo lo que uno encuentra allí es real. Usted puede ayudarla a buscar en aquellas páginas web donde la información disponible tenga una base científica."

El doctor Rohack sugirió la necesidad de dirigir a los investigadores de Internet fuera de los buscadores de información general y, al mismo tiempo, acercarlos a sitios confiables, como www.medem.com . La Asociación Médica Americana colaboró en el desarrollo de este sitio, que posee online una biblioteca médica de acceso gratuito (de paso vale destacar que ese sitio cuenta también con artículos sobre temas como otitis en niños escritos por miembros de la citada asociación médica).

Otros sitios de acceso gratuito -como www.mayoclinic.com , www.cdc.gov , de los Centros para el Control y la Prevención de las Enfermedades (CDC), www.nih.gov , de los Institutos Nacionales de Salud (NIH), o www.bestbuydrugs.org , de la Unión de Consumidores- también ofrecen información completa sobre temas de salud, calidad de vida y medicamentos.

El rol del médico

De todos modos, los pacientes no deberían saltearse la visita al médico por estar haciendo sus consultas online.

"Yo aliento a mis pacientes a que obtengan la mayor información médica para ser mejores pacientes -dijo el doctor Rohack-. Pero también pienso que uno necesita ayuda para procesar toda esa información, y ése sigue siendo el papel principal del médico."

Pero el atractivo señuelo de la caja de búsqueda por palabra clave del Dr. Internet quizás sea imposible de vencer, especialmente entre los más jóvenes usuarios de Internet.

"Ahora más que nunca, los motores de búsqueda son absolutamente centrales en la forma en que la gente investiga", dijo Susannah Fox, directora asociada de Pew Internet and American Life Proyect, que el año pasado publicó un informe sobre la búsqueda de información sobre salud en Internet.

"En los primeros tiempos, lo que encontrábamos era que la mayoría de las personas recurría a los sitios especializados en salud -comentó Susannah Fox-. Pero ahora vemos que eso es lo que hace la gente mayor. El resto de la población realmente confía en los algoritmos de los motores de búsqueda para obtener resultados útiles."

Existe una razón para ello. A diferencia de las personas mayores de 65 años que migraron a Internet después de pasar su juventud hojeando manuales, los niños de hoy son nativos de la era digital, que se manejan con más fluidez con las búsquedas online, dijo Marc Prensky, consultor en educación.

"Los chicos pueden encontrar lo que buscan más rápido que nosotros", dijo Prensky. A medida que estos niños crezcan, cada vez confiarán más en el diálogo online con sus pares para aprender a filtrar la información errónea que existe en Internet, predijo Prensky.

Por Michelle Slatalla
De The New York Times

Sitios y útiles, y confiables

* El sitio de la Sociedad Argentina de Pediatría ( www.sap.org.ar ) posee información útil para la familia.

* El sitio de los centros para el control y la prevención de enfermedades ( www.cdc.gov/spanish /) , de los Estados Unidos ofrece información sobre diversos tópicos de salud en español.

* En inglés, el sitio de la Clínica Mayo ( www.mayoclinic.com ) , de los Estados Unidos, ofrece artículos y columnas de expertos sobre prevención, tratamiento y vida sana.

* La Organización Mundial de la Salud (OMS) cuenta con una página en español: www.who.int/es/index.html .

* El Hospital Italiano cuenta con una página dirigida a pacientes ( www.hospitalitaliano.org.ar/comunidad /) , con artículos sobre salud y calidad de vida.

* La Fundación Cardiológica Argentina cuenta con un sitio ( www.fundacioncardiologica.org ) , con información útil sobre prevención y tratamiento de afecciones cardiovasculares.

Stress Management: Art Therapy (Video)

Art therapy for stress management (video)

http://www.mayoclinic.com/health/art-therapy/MM00654

Art can be a wonderful tool in the use of stress reduction. One idea that I enjoy is keeping a daily art journal. When you are choosing your materials, I suggest a larger pad, such as this, which is 12 by 18 inches, because it offers me more opportunity, or you more opportunity to express yourself either in large form or small form. But there are many types of journals that you can keep. Another idea would be the hardcover books such as this that is a blank book. And in this book you can do drawings or keep writings.

Crayon resist
A technique that I'm going to show you that I find very useful in stress management is called crayon resist. To do the crayon resist, you'll need crayons or oil pastels, watercolor wash, or you can use acrylic such as this, mixed with water in a tub and larger brushes. Often you can get a big house-painting brush at the dollar store for a dollar. You don't need expensive brushes for this technique. None of the stress management techniques that we look at today will require expensive materials.

Often when I work, I like to put on music because I find that it helps me to relax more and reduces my stress as I work.

Remember to really bear down when you're using the oil pastels or the crayons because the amount of wax that you apply is what resists the watercolor later. So if you draw very softly and faintly, the watercolor can actually overbear and cover up what you've drawn. You want to get a good, heavy coat of wax.

The more that you fill your picture plane, the more pleasing this technique will be. So you want to have areas left for the wash to fill, but you don't want big expanses with nothing. So try to fill it with ideas, shapes, color, still life — you could work from something that you love in your home. Some people find it more stress reducing to think of things that bring about stress and to get them down on paper. Some people like to work from colors that are relaxing to them.

To get the wash, I used about a tablespoon of acrylic paint and some water and stirred them up. You can also work directly out of a little box of watercolors. They are very inexpensive to get or that again you may have around the house if you have children at home.

I like to apply the wash like this, in long, even strokes. But it's not necessary if you have another way that you like to work. This will give me the sense of water in this case, because I had decided to do an underwater scene.

I believe that this part of the crayon resist is very soothing, and especially as you work without talking, you'll find that you get involved in the paint and your stress leaves. And here's my underwater scene. And again I worked very intuitively, I really did not stop and judge myself, and I let it emerge, didn't judge it and didn't try to be the perfect artist.

Mosaic
I'm going to introduce an art technique called mosaic, or torn paper collage, and this is a particularly beneficial technique if you're feeling that there are stresses in your life that are out of your control. Issues that are interfering with you feeling in charge. This technique is very beneficial in that situation because it allows you to take charge using the art materials, and to do the technique, we're going to use a variety of colored paper. You can really use old scraps of wrapping paper that you have around the house, scraps of construction paper, pieces of colored newspaper or newsprint, if you like, and in this case I've chosen a piece of black construction paper that will be my base paper. But you can work on white or any color that you would like.

In torn paper collage, you would take paper and begin to tear shapes that appeal to you. And as you tear these shapes, set them aside to work on later, but you can see how nicely the light colors show up against the black of the background. Another way to approach this project is using scissors to cut, and this will give you more of a mosaic effect.

You can cut small pieces like small mosaic tiles out of the construction paper or other scraps of paper that you have around, and you can see that even when they just fall on the page randomly, that they make an interesting pattern. But you can also arrange them very carefully with a certain amount of space in between and get a tiled effect or the effect you would have putting together a puzzle. So there are many ways to work with these same materials and get interesting effects.

When you're ready, when you've decided on part of your image, an area that you like, use white glue or a glue stick. And begin to put your shapes down. Then you can begin to build things around it. You can work abstractly.

The beauty in stress reduction is that you're making all the choices here. You're in charge of everything you're doing here. We worked in two different ways on the same idea here. This is torn construction paper, and the idea came about as a result of me first tearing a leaf shape and it emerged into a fall leaf motif. Again, I didn't strive for perfection, but rather to just enjoy the process of tearing and constructing imagery that I was in control of.

The second way of using the technique was cutting, much like a mosaic, and playing with these mosaic pieces on the paper background until I found a pleasing design. And I think that my design ended up looking a little bit like a window or a door or a portal, and you'll notice that I let the paper be irregular, that I didn't worry about perfection and that I tried to enjoy the process. The end result really reduces stress. I was in charge. I made something that was pleasing to me, and I'm feeling more relaxed.

Soft pastels
Now I'm going to demonstrate a technique that is particularly useful if you're under a large degree of anxiety or stress. This is a very soothing technique. It's a little bit messy. We'll be using 12 by 18 paper, again, you can worker larger or smaller, but particularly on this technique the larger paper is preferable because it gives you more opportunity to move on the paper, and the more movement you get into it, the more stress reducing I believe it to be.

In addition to the paper, you're going to use what's called soft pastels, and I have a variety of colors. I bought a box of 24, and I like to keep a damp washcloth or towelettes on hand because this is messy and sometimes you may want to clean your hands during the technique. You can also work on black or other colors of paper, and you'll get a different effect than when you're working on the white.

The soft pastels have a wonderful quality — the ability to give you a straight edge or a softened smear. You can also blend colors very easily. You have to be willing when using this particular technique to get a little bit messy yourself — but the end result is very pleasing as you can see the colors blend. It's soothing, stress reducing and pleasing to the eye because new colors emerge from blending of the chalk.

Another advantage of the chalk is that if you were to erase something you liked, you can go in and bring it back. They go right back on top of themselves. So you don't have to lose anything if you decide, "uh, I goofed," so then you bring it back.

You can see that these are very evocative and you almost get a feeling of movement. When you are using these chalks, you can create that effect of something that isn't static but something that's moving. That's one of the pleasurable things about using this.

For me this is finished. Now, perhaps if you had worked on this, you would feel that it would need a lot more work or maybe you would have stopped it earlier than I did. Each artist knows for themselves when they are done.

I just want to show you quickly that a different thing happens if you're using dark or colored paper with these same colored chalks, soft pastels. You see that the color really shows up in a very different way when it is against black. So you may want to explore with using a different background color. You see the colors really pop against black. You'll notice in the techniques that we're doing today that there is variety. That one technique may be much more concrete than another. One technique may be more abstract. And this is for you to explore and find the right one for you.