20/06/07,10:20, Editoriali a cura di Mauro Marin
Definizione
Il colloquio d'aiuto è una relazione professionale in cui il medico ascolta ed osserva con empatia al fine di comprendere la situazione del paziente e di facilitare in lui un suo processo di chiarificazione e apprendimento che lo renda più obiettivo nel valutare il suo problema e nell'assumersi con autonomia la responsabilità delle eventuali scelte (Geldard K : “Parlami, ti ascolto” e Milner J: “Il counseling narrativo”, Erickson ed 2006 TN).
Questa relazione è centrata sul vissuto del paziente, cioè sull’insieme dei significati soggettivi che il problema ha per lui piuttosto che sui fatti in sé .
Spesso invece nella pratica abituale il medico tende ad isolare nell'insieme delle situazioni del paziente un singolo problema a cui rispondere con una condotta tecnica finalizzata alla diagnosi e terapia. Questa relazione si focalizza solo sul problema oggettivo o sintomo o malattia.
E’ facile sottovalutare un assistito se consideriamo solo il suo problema e non dedichiamo attenzione alla sua persona, alla sua storia e al suo contesto. Rischiamo di negare il suo valore come individuo e così non otteniamo la fiducia e il rispetto che sono premesse necessarie all’efficacia del nostro intervento... (segue)
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